domenica 20 novembre 2011

A volte uno cerca comprensione...

E non la trova...
A volte parlare dei propri sentimenti sembra superfluo, inutile.
I propri tormenti vengono racchiusi in una spazio ristretto, compressi dai mille impegni, e da un panorama umano, composto troppo spesso da falsità, ripicche inutili o semplice disinteresse.
Ma quando si ha la fortuna di ritrovarsi quasi per caso con chi con tanta naturalezza riesce ad aprire il tuo guscio e il suo, senza forzare, senza quella curiosità morbosa di chi vuol conoscere l'altrui sono per il gusto della chiacchiera. Lo fa perché  ti è incredibilmente affine.
Perché ha sofferto quanto, se non più di te, e non cerca commiserazione, o quella puerile superiorità di chi ha sempre la risposta pronta, di chi giudica e si sente invincibile.
Parli, ti confidi e anche i più incredibili fardelli vengono condivisi, naturalmente, senza un reale obbiettivo, ma per uno strano, reciproco desiderio di farsi forza a vicenda, in un contesto che vede persone così ricche, eppure così fragili, sopravvivere a stento al mondo e soprattutto a sé stessi.
Grazie, dal profondo del cuore, ora che ti ho conosciuto, incredibile artista della vita e della luce, posso dare finalmente un senso ai miei tormenti, certo di poter trovare in te una sponda su cui naufragare, in cerca di pace, di gioia e soprattutto, di comprensione.

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