sabato 9 giugno 2012

Stephen King - 22/11/'63

Nonostante i mille impegni di questo periodo sono riuscito a terminare questo romanzo, di uno degli autori che ho sempre adorato di più: Stephen King.
Ricordo ancora quando anni fa, prima di cimentarmi nell'idea di scrivere qualcosa di mio, mi ero avventurato nella lettura della sua biografia e avevo compreso cosa riusciva a spingere uno scrittore del suo talento verso queste storie macabre e inquitanti.
Questa volta però la trama raccontata in questo lavoro hanno un che di diverso, narrano di un uomo normale, un insegnante alle prese però con uno dei dilemmi più curiosi e spesso troppo sfruttati della fantascienza: i viaggi nel tempo.
E nonostante il protagonista, nel consueto stile dell'antieroe caro all'autore, tenta contro tutto e tutti di cambiare le sorti del destino, traspare l'incredibile capacità di narrare e di catturare, di avvinghiarti in una storia che ti appassiona.
Non è un libro politico, o un tentativo di dare una spiegazione a uno degli eventi più oscuri della storia americana, ma una grande opera di ricostruizione e di intrattenimento che solo un maestro come il 'Re' è in grado di orchestrare.

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