martedì 28 gennaio 2014

The Dreamer - Nuova recensione...

Prosegue il gradimento dei miei lavori e questo non può che farmi felice. Questa volta la recensione verte su 'The Dreamer' e traccia un quadro piuttosto ampio su tutta la sua trama:
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E' un genere di nicchia, quello fantascientifico, e questo romanzo lo rappresenta appieno. Infatti i luoghi, le situazioni vengono presentati come realmente esistenti e scientificamente possibili.
Già dal titolo s'intravede il succo della trama: The Dreamer è il sogno per eccellenza, la fantascienza personificata. Perché? Perché il sogno, come la mente lo può immaginare, è una vera e propria realtà grigia, spoglia e priva del sogno stesso!
È la tesi e l'antitesi di se stesso.
Quindi, in un mondo privo di ogni forma di vita dove appena s'intravede una forma embrionale di società (e quindi di relazione fra gli esseri viventi) questa si trova a dover fare i conti con una realtà parallela, una rete, che è il punto di partenza e di arrivo di tutto il romanzo.
I personaggi chiave sono quattro: il tenente Jack Buchinsky, un tipo burbero, restio ad ogni forma di tecnologia, che vuole restare fuori da questa realtà cibernetica e si accontenta di andare "ancora là fuori per le strade ormai deserte di New York a combattere il crimine vero"; il Tenente Rachel Monroe, che insieme a lui deve "indagare sul fenomeno che si è verificato quest'oggi nella rete internet mondiale"; il mafioso Hiroshi Tsunenaga, che vive in un Giappone completamente allagato, a Fugi City, dove "le popolazioni nipponiche sopravvivevano, sgomitando come pesci in una rete sempre più stretta" e un' imprenditore di Pretoria, Obike Ondimba, titolare di un'azienda e creatore, in parte, della rete iperlan dove avviene un "evento eccezionale" che coinvolge tutte le persone collegate in quel momento.
I protagonisti si muovono quindi in questa realtà malata e contraddittoria per risolvere il problema creato nella rete. Ansia, colpi di scena e preoccupazioni al limite tra un thriller e un romanzo poliziesco, fanno da contorno ad una storia ambientata nel futuro come se questo fosse attuale, come fosse già entrato a far parte dell'essere umano (per trasformarsi), molto prima che accada.
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Ringrazio nuovamente il portale Aphorism.it per le gentili parole e l'impegno profuso nei miei riguardi.

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